Oggi visita alla scuola e al villaggio di Sonkparè. Siamo stati accolti da due ali di bambini festanti che ci hanno accompagnato verso la scuola, dove anche gli abitanti del villaggio ci attendevano.

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Ricevuti i ringraziamenti di rito, abbiamo anche ascoltato le loro richieste, in particolare ci hanno espresso il desiderio di avere un forage.

I Doni del villaggio prima di ripartire

Rientrando, ci siamo anche recati in visita al villaggio di Sinkparu, dove in chiesa abbiamo incontrato e salutato gli abitanti del villaggio.

Infine siamo passati anche per il villaggio di Yakubaru,in cui ha sede un’aula per l’alfabetizzazione costruita dagli ADU diversi anni fa.

Saluti ai villaggi di Sinkparu e Yakubaru

Come dire…, quando si è da queste parti si passa per un saluto, seppur veloce, a tutti i nostri amici, vecchi e nuovi!

Il viaggio visto dagli occhi di Angelico

5 febbraio martedì Sveglia…….mannaggia non c’è acqua! Alle 8,00 torna l’acqua e posso farmi la barba. Colazione e partenza per il villaggio di Sonkparè; ci arriviamo percorrendo le solite piste all’interno della savana. Anche qui convivono i baribà e i peul. L’accoglienza, ormai ci siamo abituati, è sempre calorosa, passando in mezzo a due lunghe file di di bambini festanti che ci accompagnano fino alla scuola con canti e battimani. Saluti e discorsi di rito e ascoltato le loro richieste (hanno espresso il desiderio di avere un forage in quanto sono sprovvisti di acqua); di seguito tutti raccolti in un’aula ad assistere

ad una serie di balli sincronizzati da gruppi di ragazze dipinte e in costume tradizionale al ritmo di tamburi e battimani. Si capisce che i maestri sono anche degli ottimi animatori. Dal discorso del capo villaggio: “noi siamo ciechi, ma i nostri bambini, grazie alla scuola, ci vedono benissimo” Ovviamente…. distribuzione delle caramelle, foto di rito e ricevimento dei regali da parte del villaggio: igname, capre, polli e faraone; al ritorno la capra pare abbia fatto i bisognini sul furgone (un profumin!). Sulla strada del ritorno breve sosta per un saluto nella chiesa di Sinkparu e nell’aula di alfabetizzazione per adulti del villaggio di Yakubaaru. Note: le capanne dei villaggi variano da muri in blocchi di fango e tetti di paglia (quelle più povere) a muri in blocchi di cemento e tetti in lamiera.